An Irish Blessing
Che possa la strada alzarsi per venirti incontro,
che il vento ti sostenga sempre da dietro
e che il sole brilli caldo sul tuo volto.
Le piogge cadano dolci sui tuoi campi e,
finché non ci rivedremo,
possa Dio tenerti nel palmo della sua mano.
Benedire è un poco come sorridere: fa bene sia a chi riceve che a chi lo fa.
Viktor Grauer e la Suzione
La ricerca di V. Grauer è illuminante e di ampia portata. Nel video qui sotto lo cito a proposito della suzione e della coppettazione.
Grauer è sia un umanista, è compositore e musicologo allievo di Alan Lomax, che un esperto di genetica delle popolazioni.
Con rigore scientifico ci porta a considerare e riconsiderare aspetti del quotidiano che sarebbero sfuggiti ad un "semplice" scienziato. Il suo è un matrimonio molto fecondo: come praticante di arti marziali sono rimasto colpito dalle sue conclusioni sui luoghi comuni dell'aggressività umana e come appassionato di cultura cinese sono rimasto sorpreso dalla sua interpretazione del mito dell'Imperatore Giallo dal punto di vista della genetica delle popolazioni.
Da studiare, sviluppare e magari criticare, ma con basi forti, almeno come le sue
Taiji e disturbi cardiovascolari
Nella foto il Dott. Guido Balestra ed il M° Yuan Zumou presso la Fondazione Cardiologia Miriam Zito.
Come ha affermato il Dott. Balestra: "Avanguardie della scienza, come la PNEI, si stanno unendo con antiche arti, come il Taiji Quan, per sviluppare nuovi approcci terapeutici" (PNEI acronimo di Psiconeuroendocrinoimmunologia)
Da sinistra: M°Dante Basili, M° Yuan Zumou. M° Stefano Danesi.
Domande e risposte fra maestri di taiji Quan, cardiologi, geriatri e psicologi... un interessante dibattito e condivisione. Presso la Fondazione Cardiologica Miriam Zito. Forlì 31 -10 -2016
Tuina e Cefalee
Nel Tuina 推拿, il massaggio cinese, esistono numerose tecniche combinate in sequenza, delle vere e proprie Daolu a tema.
Interessanti ed efficaci, sia ad uso familiare che come arricchimento professionale sono "I Sei trattamenti per il mal di testa" a cui abbiamo dedicato un seminario intensivo all'interno del corso professionale di Shiatsu della scuola Tiandihe.
Elenco delle tecniche in cui l'operatore parte da dietro:
1) 拿捏肩井 Na Nie Jian Jing
2) 按揉颈 An Rou Jing
3) 点揉风池 Dian Rou Feng Chi
4) 按揉太阳 An Rou Tai Yang
5) 搓法 Cuo Fa
6) 提百会 Ti Bai Hui
Nel video la spiegazione dettagliata dei sei trattamenti.
Bisogno ed Arti Marziali
(Copia di un intervento fatto su di un social)
Dopo alcuni interventi sia pubblici e sopratutto dai messaggi privati ho capito di non essere capito
Cercherò di esprimermi meglio.
Non affermo che praticare le nostre arti per la difesa personale sia sbagliato. Uno dei motivi per cui io stesso, dopo tanti anni, continuo a praticarle è proprio questo. E mi diverto.
Intendo invece che le problematiche interiori, sopratutto quando non sono riconosciute, possono essere di ostacolo per apprezzare effettivamente questo dono, questa bellezza, che sono le arti marziali. Chi vuol farsi fare delle scarpe, ma non sa veramente come le vuole, troverà sempre ciabattini incompetenti, anche se sono i migliori ciabattini.
E questo è frustrante sia per chi vuole imparare sia per chi cerca di insegnare.
Un ladro pensa che tutti siano ladri, così una persona insicura pensa che tutti siano insicuri ecc. come dicevo facciamo della nostra maturità emotiva la misura della “verità” e, a quel punto sentiamo il bisogno di gridare la nostra opinione. Perché più la verità è condivisa più sembra diventare vera.
Ma quando abbiamo una tazza così piena di roba e poi difficile riempirla con il nuovo che potremmo incontrare.
Un esempio. Guardate la foto di questo intervento. Sono con il M° Zhou Sibin anni fa. La foto è stata scattata dopo ore di allenamento. Io sono (ero) un giovane, il maestro è un anziano, ma ha sudato con noi, senza risparmiarsi. Guardate l’asimmetria del mio viso, tipica nel mio caso del dopo sforzo: un occhio marcatamente più grande, una forte inclinazione del viso. Da questa foto un’amica esperta di “lavoro interno” ha capito che ho problemi di udito sul lato DX senza che io gli dicessi niente… a tanto può arrivare l’indagine energetica della medicina cinese! Il M° Zhou invece ha una simmetria perfetta, un’equilibrio tale, che la stessa amica mi chiese “ E questo nonnino Zen chi è?”.
La prima tecnica (letteralmente) che il M°Zhou ci insegnò fu quella di uccidere una persona senza che emettesse suoni. Faceva parte del suo repertorio che come esperto di arti marziali aveva utilizzato nelle truppe di Mao durante la lunga guerra civile. Gli mancava il dito indice perché in un combattimento “sportif” (sportivo, cioè senza l’intento di uccidere) un allievo di “Farfalla di Ferro” glielo strappò allo scopo di renderlo inabile a combattere con il maestro. Ma Zhou arrivò lo stesso a combattere con Farfalla di Ferro e secondo la versione cinese vinse. Secondo la versione di taiwan pareggiarono
Un uomo così sembra un’Ira di Dio ed invece era una delle persone più calme, amabili e armoniose che abbia mai conosciuto. Mi affezionai a lui, non solo perché allora mi interessavano tanto le cose truculente che insegnava, ma perché la sua armonia era una cura anche per me. Il M° Zhou era passato attraverso la sofferenza e l’aggressività senza esserne avvelenato!
Dove voglio arrivare con queste parole?
Ognuno ha i suoi problemi, io ho quelli di un insegnante. Questo non riconoscimento dei propri veri intenti genera molti problemi nell’insegnamento.
Faccio alcuni esempi vissuti. Ho avuto diversi allievi con problemi sociali e di aggressività: alcuni ho dovuto cacciarli via dalla scuola, altri sono riuscito ad aiutarli, altri ancora sono diventati un esempio anche per me, dei veri “cavalieri” dei tempi antichi. Hanno fatto diventare le loro problematiche delle virtù (nobiltà. Ringrazio loro e lo Shoubo per avermi dato il terreno e e la possibilità di realizzare tutto ciò! Lo Shoubo non è uno sport appena inventato, per noi sono decenni di lavoro, di studio e di Sogno! Poi vi sono gli allievi che trovano solo ciabattini incompetenti. Se non vanno via a cercare qualche altro ciabattino e riescono a riconoscere le loro vere motivazioni seguo una particolare, e semplice procedura: per un anno li faccio esercitare in pochi colpi in base allo stile da loro scelto, cercando la perfezione e l’efficacia estrema. Quindi, in condizioni di relativa sicurezza, giù botte da orbi! Non è una cosa grezza, ma è sopperire a qualcosa che è mancato, spesso nell’infanzia o nell’adolescenza. Gli effetti sono sorprendenti: alcuni stanno benissimo e smettono subito di fare arti marziali! Altri si appassionano e non gli basta certo quello che gli propongo, cerco di dirottarli sullo Shoubo, solo perchè è più “cinese” degli altri sport da combattimento, ma se non funziona andranno a fare una delle tante pratiche che ci sono. Infine ci sono quelli che capiscono, mi guardano negli occhi e dicono “Ok adesso andiamo avanti”.
Per fortuna la maggioranza delle persone con cui pratico non sono così bisognose. Le loro problematiche di insicurezza rimangono nella norma e possono fin da subito apprezzare le arti marziali tradizionali per quello che sono. Anche per il loro “nutrimento” estetico. Sono le persone con cui da tanti anni passo il mio tempo a perfezionare una Daolu, a studiare un’arma, sviluppare un principio senza bisogno di dimostrare niente se non nel divertimento reciproco e nel test della pratica in coppia.
Però purtroppo le persone bisognose sono anche quelle che fanno più rumore.
Ed è per questo rumore che ho scritto questa lettera sperando che non serva solo per loro
Dante Basili
Il Maestro MA HONG
Il M° Ma Hong ed il M° Chen Zhaokuei
Il M° Mahong era di animo dolce e gentile, una persona molto fine, ma allo stesso tempo con idee e posizioni molto particolari e per certi versi estreme. Gli aneddotti vissuti con lui sono innumerevoli, alcuni divertenti, altri toccanti, ma qui mi limiterò al mondo delle arti marziali.
Sosteneva ad esempio che il Taiji dello stile Chen fosse l’unica arte marziale cinese degna di essere praticata. Quando studiavamo con lui, nelle calde giornate estive, chiedeva spesso al fratello di Gongfu Murru Delio di fargli vedere il Khalary Payattu indiano, e si mostrava incuriosito e meravigliato, ma non voleva vedere nessuna arte marziale cinese che non fosse il Taiji chen.
La sua calligrafia tradizionale era eccelsa ed io, essendo un appassionato di cultura, mi feci fare diverse calligrafie. Su una di queste mancava la sua firma ed il suo timbro, pensando ad una dimenticanza glielo feci notare, ma lui si rifiutò di firmare, si trattava degli “otto cancelli” del Taiji (Beng Lu Ji An Zai Lie Zhou Kao) che gli avevo chiesto di scrivere.
“Nel vero Taiji non esistono otto principi, ogni tecnica è un principio! ” Furono le sue parole.
Tenendo conto che lo stile Chen ha moltissime tecniche è decisamente un’impresa viverle tutte come principi ed ecco che arriviamo ad una particolarità di Mahong, la sua bravura, la sua precisione, la sua scioltezza articolare, il suo incredibile fajing.
Quando colpiva di gomito o di pugno l’intero corpo si spostava in avanti come se scivolasse sul ghiaccio ed il corpo vibrava come un martello pneumatico, le riprese non rendono l’effetto che si provava dal vivo. Inoltre le posizioni bassissime, anche in età avanzata, con una schiena perfettamente perpendicolare, con le quali eseguiva l’intera Daolu facevano pensare ad una particolare e personale espressione dello Stile Chen.
Ma non era così.
Ma hong inizialmente non amava le arti marziali, ma era un cultore di teatro tradizionale. Cominciò a praticate Taiji perchè ospitò un casa una persona pericolosa, un violento ed aveva seri problemi con la giustizia. Questa persona si chiamava Chen Zhaokuei ed amici e familiari cercarono di dissuaderlo, che sarebbe stato pericoloso tenerlo in casa, un pericolo, visto i precedenti di quest’uomo, anche per la famiglia. Ma Mahong voleva dare una possibilità a questa persona disperata come aveva già fatto per altre persone all’interno del teatro. Chen Zhaokuei rimase colpito da questo aiuto ed ospitalità e ci tenne a sdebitarsi insegnando a Mahong, come studente a “porta chiusa”, lo stile di Taiji che a sua volta aveva imparato da suo padre Chen Fake. Inizialmente Mahong non voleva impare il Taiji, ma poi ne rimase affascinato e fece dello stile Chen una sua ragione di vita. Paradossalmente, lui che non amava le arti marziali, divenne uno dei più grandi esperti sugli aspetti applicativi del “Chen”.
Ma Hong aveva una capacità di imitazione sorprendente: dopo qualche giorno che viveva con te imitava il modo di camminare, un tic nervoso, un atteggiamento… quante volte lo abbiamo visto camminare dietro a qualcuno imitandone la postura. Era un talento naturale.
E per questo era famoso in Cina: “Se vuoi vedere il Chen come era veramente devi fare un pellegrinaggio da Mahong” Ci diceva il Maestro George Xu “Lui riproduce esattamente quello che gli ha insegnato Chen Zhaokui”.
Naturalmente altri famosi allievi (e parenti) di Chen Zhaokui non sono d’accordo su questa opinione, ma Mahong non se ne curava, sosteneva di non avere alcun motivo di personalizzare il Taiji, che era già meraviglioso così com’è e che il suo modo di eseguire con posizioni così estreme in realtà era comune fra i vecchi cinesi, anzi lamentava che nella sua generazione (figuriamoci quella attuale) la maggior parte dei cinesi aveva completamente perso la forza delle gambe e la scioltezza delle anche, tipica invece di una cultura contadina e di cavalieri.
Quando arrivò in Italia, chiamato dal M° Flavio Daniele, scese dall’aereo tenendosi stretto il borsello perché gli avevano detto che in Italia sono tutti mariuoli. Mi sarebbe proprio piaciuto vedere un borseggiatore prendersi una scrollata da questo nonnino.
A Roma rimase meravigliato nel vedere dal vivo una intera città storica, di migliaia di anni. Ma quando arrivammo nella bella Calabria esordì: “Voi avete una intera città che esiste da migliaia di anni, ed io sono qui perché il mio popolo tramanda le arti marziali da migliaia di anni, fatemi vedere anche voi qualcosa che “fate” da migliaia di anni.”
Rimanemmo interdetti, neppure la pasta con la pommarola è veramente antica visto che il pomodoro fu introdotto solo qualche secolo fa dall’America, mentre invece il movimento Yun Shou, mani come nuvole, così comune negli stili di Taiji è stato trovato dipinto su bambù già 5000 anni fa!
Ci siamo poi presi la nostra rivincita quando, portandolo a Venezia, lo abbiamo visto diventare all’improvviso serio: “Una cosa così non si può neppure immaginare, neppure immaginare!” Disse commosso guardando la laguna.
Questo era Mahong, alcuni aspetti della sua personalità, ed io sono onorato di insegnare il suo metodo di Taiji chen, non perché sia il vero taiji o il più originale come sostengono in molti, ma perché è quello che, grazie alle incredibili capacità didattiche del maestro (ce ne sarebbe molto da raccontare) è quello che ho capito meglio.
Grazie Mahong.
Dante Basili
Combattimento o Interconnessione?
Paramecium Bursaria, qui ingrandito 1000x volte.
P.Bursaria è l'unica specie di Paramecium, un organismo unicellulare, che forma una relazione simbiontica con un'alga verde, Zooclorella. L'alga verde al suo interno produce nutrimento attraverso la sintesi clorofilliana e paramecium da protezione all'alga e gli permette di spostarsi. E' spesso usato biologia come esempio di endosimbiosi, lo stesso meccanismo che ha permesso la formazione, su questo Pianeta, delle cellule eurariote che compongono il nostro corpo, partendo da cellule procariote come i batteri.
"La vita non colonizzò il mondo attraverso il combattimento, ma per mezzo dell'interconnessione. Penso che la simbiosi sia molto più capace di generare novità biologiche di quanto non lo sia l'accumulo a caso di mutazioni." Lynn Margulis.
Se a un uomo, Darwin, dobbiamo la comprensione della dura legge della natura, la selezione naturale, è a una donna, Lynn Margulis, che dobbiamo la comprensione che senza la collaborazione (amore?) non esisterebbero neppure le nostre cellule. Per fortuna anche nella scienza non si è dato solo ascolto a chi da piccolo giocava con i soldatini, ma anche a chi giocava con le bambole.
Nel 67 la Margulis fu derisa per le sue considerazioni, oggi l'endosimbiosi è considerata una ovvietà in qualsiasi testo aggiornato di biologia.
Ma che interconnessione, reciproco aiuto ed amore fossero alle radici della Vita è un fatto che molti esseri umani hanno sperimentato ben prima della scoperta dell'endosimbiosi.
Dante Basili
Se vuoi essere felice
Sembra un pensiero poco carino oggi che siamo in piena era del Pensiero Positivo.
Eppure l’umanità ha fatto proprio questo concetto da tempo immemorabile. Qualsiasi vero alpinista sa che può godere la montagna solo se è ben attrezzato per affrontarla. E’ quello che J.Diamond chiama la “paranoia costruttiva” caratteristica delle culture che vivono ancora in stretto contatto con la natura: ringrazio la Divinità perché sotto la tempesta il fulmine non mi ha colpito, ma io sono stato bene attento a non stare sotto gli alberi! E’ anche quello che noi, appassionati di cultura orientale, chiamiamo il potere dello 陰 Yin, il lato oscuro della collina. Tutto il lavoro di occupazione e preparazione che rimane nascosto, ma che ha la stessa importanza di ciò che appare, come diceva il M° Jou.
L’importante è non esagerare altrimenti lo Yin diventa solo un eccesso di ansia fino all’ossessione. Ed è facile cadere nell’ossessione in quei bozzoli di umanità che chiamiamo città. In fondo, al peggio, potrebbe non esserci fine.
Da leggere:
- Diamond “Il mondo fino a ieri - che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali” Einaudi
CRISPR L'inizio della fine
Guardate le due belle signore nella foto. Non si tratta di una modella e della sua stilista, ma di due scienziate. Quella di destra, la “bionda” è americana e si chiama Doudna, quella di sinistra, la “mora” è tedesca e si chiama Charpentier. Sono le pioniere di CRISPR, una tecnologia di ingegneria genetica rivoluzionaria che ha scosso la comunità scientifica e che viene definita lo stunami della biologia.
CSISPR nasce dalla ricerca di base: i batteri sono i più grandi manipolatori genetici esistenti e studiandoli si è capito come fanno, da miliardi di anni, ad alterare il Dna dei virus batteriofagi, i loro tradizionali nemici. Una volta capito il meccanismo viene naturale applicarlo in altri contesti; è quello che viene definito il potere euristico della scienza: da scoperta nasce scoperta, una porta apre nuove porte.
Da due anni però Doudna non riesce più a dormire, e la capisco!
Personalmente, avendo un piede nel mondo moderno-scientifico e l’altro nel mondo antico-spirituale, trovo ironico che l’inizio della fine avvenga proprio per mano di donna.
Cosa c’è di rivoluzionario in CRISPR? Fino ad ora ci volevano mesi, se non anni, di duro lavoro per ottenere organismi geneticamente modificati e lo si faceva inserendo frammenti di Dna da un organismo ad un altro. Con questa tecnica invece basta solo qualche giorno ed è possibile manipolare direttamente il Dna, senza giocare più al collage fra diversi organismi.
I batteri sono stati proprio dei grandi maestri.
Ma la vera rivoluzione è l’efficienza di CRISPR ed i suoi costi. Finora la ricerca sulla manipolazione genetica era in mano alle multinazionali farmaceutiche ed alimentari, anche molte università ne erano escluse a causa degli altissimi costi. Ora invece è possibile acquistare su internet kit di questa tecnologia al costo di soli 200 € e qualsiasi biologo competente o piccolo ateneo può avviare la propria sperimentazione.
Dimenticavo l’efficienza, con questa innovazione si è passati dal coltello da macellaio al bisturi, una tecnica genetica selettiva, precisa, efficace e rapida!
I risultati pratici non si sono fatti attendere. Negli stati uniti si sono già ottenuti funghi Champignon che non anneriscono nel tempo, ma è nella “libera” Cina che si è subito andati al dunque: sperimentazione su embrioni umani e realizzazione di maiali con una altissima percentuale di muscolo. Non a scopo alimentare, ma di compagnia, c’è in progetto (nel momento in cui scrivo) la realizzazione di maialini nani che possano vivere in appartamento.
Per non essere vigliaccamente di parte ricordo che, in questo momento, non sono pochi i genitori al capezzale dei loro figli che pregano perché questa nuova tecnologia possa aiutarli.
E’ una rivoluzione o forse soltanto una accelerazione.
Sono diecimila anni che l’uomo “domestica” gli esseri viventi. Sulla Terra esistevano solo i lupi e oggi vi sono centinaia di razze di cani; l’originaria pannocchia di mais era come la falange del dito mignolo, ma dapprima con le civiltà amerindie dell’America Centrale e poi con gli europei in qualche secolo è diventata il “siluro” che è oggi.
Solo la velocità è cambiata, ora il cavallo corre veloce verso Samarcanda!
Le parole dell’insonne Doudna: “ Non credo che CRISPR sia più rischiosa di molte altre tecniche che ci sono, ma il vero punto della questione è che oramai l’abbiamo scoperta e non possiamo tornare indietro e annullarla. Anche se volessimo fermarla ormai non potremmo. Possiamo solo chiederci come procedere responsabilmente.”
Il credo scientifico ha delle basi forti: onestà intellettuale, trasparenza verso il resto della comunità scientifica e verso la società, riproducibilità degli esperimenti. Negli ultimi secoli la scienza ha cambiato radicalmente il nostro vivere su questa Terra, ma è solo un credo. E’ solo un credo perché anche la scienza è fatta da esseri umani, gli stessi esseri umani che si identificano in fazioni religiose e squadre di calcio, gli stessi esseri umani che spettegolano in ufficio o che schiumano di rabbia quando, rinchiusi nel loro piccolo abitacolo, imprecano contro un altro automobilista. Anzi, alcuni scienziati, dall’alto del loro scetticismo razionale, possono avere la tentazione di sentirsi superiori a questa umanità meschina, ma proprio per questo ne fanno irrimediabilmente parte.
La stessa Doudna che da bambina deve aver passato lunghissime ed incantevoli ore ad osservare al microscopio le Meraviglie della Natura ora si angustia per la controversia sul brevetto della sua scoperta. Un collega cinese, ora un traditore, ha abilmente ottenuto il brevetto prima di lei, una controversia che forse durerà anni perché la burocrazia non è rapida ed efficiente come la tecnologia da lei scoperta.
Il potere degli Dei in mano ad una umanità bambina.
Dante Basili
Piandispino 8-04-2016
Per approfondire l’argomento:
In Italiano: Le Scienze N°572 Aprile 2016 dedica ben tre esaustivi articoli sull’argomento.
In inglese: fondamentale la pubblicazione di Doudna e Charpentier su Science, vol 346 n.6213, 28 novembre 2014 “The New Frontier of Genome Engineering with CRISPR-Cas9
Inoltre penso che sia importante la lettura di scienziati come Edward O. Wilson, il creatore della sociobiologia, che negli anni della sua maturità dedica tanto sforzo all’incontro fra la scienza e la spiritualità intrinseca nel genere umano: la nascita di un Nuovo Umanesimo come la definisce lui. Fondamentale il suo “La Creazione - Un appello per salvare la Vita sulla Terra” Adelphi edizioni.
SHIATSU E ANSIA
L’ANSIA E I DISTURBI DELLO SHEN
Fra i disturbi più ricorrenti che si possono riscontrare fra gli Uké, l’ansia è senza dubbio la più diffusa.Chiunque nella vita ha provato questa emozione che si manifesta con respiro corto, irrequietudine, tachicardia, tic nervosi, paura da prestazione e quant’altro. In linea di massima, queste condizioni possono essere presenti solo in momenti particolari della nostra vita e trovano una normale soluzione quando cessano le cause esterne che le hanno generate.Il problema nasce quando queste persistono nel tempo o quando l’origine dell’ansia è interna, endogena, arrivando anche a minare la propria autostima.
Lo Shiatsu da sempre è un ottimo strumento, di ausilio anche alle tecniche di psicoterapia, per ricreare fisicamente le condizioni generali di giusta misura delle cose, di come possono essere vissute dando loro il giusto peso e valore.
Il lavoro che andremo a spiegare si basa sia sull’esperienza personale e sulla tradizione orientale.
LA PRATICA: (video)
INIZIEREMO con un’indagine energetica degli organi nell’addome.
Procederemo poi con un trattamento completo del canale energetico di (Mastro del Cuore) MC, tenendo come punto Madre VC 17 / Ren Mai 17 Shanzhong (centro del torace). L’intenzione è quella di disperdere verso l’esterno l’energia stagnante nel petto,
Spesso RM 17 è dolente al tatto e l’Ukè mal sopporta la presenza di dita in tale punto, quindi è bene non esagerare con la pressione, si può comunque trattare la zona anche solo con il palmo della mano facendo modo che MC 8 Lao Gong (palazzo del lavoro) sia sopra a RM17. Il lavoro va eseguito su entrambe le braccia.
MANTENENDO sempre Ukè in posizione supina andremo a trattare ora il canale energetico di (Vescicola Biliare) VB. Partendo da VB 25 Jingmen (porta della capitale) piegheremo la gamba di Ukè portando il ginocchio verso l’interno e cominceremo a trattare la coscia e la gamba giù fino al piede. Questa operazione va eseguita alcune volte su entrambi i lati.
Anche in questo caso tenderemo a dirigere l’eccesso di energia bloccata in alto verso il basso, verso i piedi per scaricarla a terra. La VB ci dà simbolicamente la possibilità di scegliere, di guardare a destra e a sinistra, di non fissarci sulle cose.
Questa prima parte del lavoro può essere usata come trattamento rilassante per qualsiasi pratica di Shiatsu.
Ora ci posizioneremo dietro la testa di Ukè e cominceremo ad aprire simbolicamente con entrambi i pollici tutta la fronte, dalla zona centrale fino alle tempie, dopodiché con il pollice della mano dx faremo Yi Zhi Chang Un dito Zen su Yin Tang (luogo del sigillo) o Tian Mu, Occhio del Cielo (terzo occhio) almeno per un minuto.
Fatto questo, a partire da Yin Tang (luogo del sigillo) o (terzo occhio) cominceremo a fare una pressione perpendicolare sul punto con entrambi i pollici sovrapposti, poi ci sposteremo su VB 14 Yangbai (bianco luminoso) e faremo così 2 pressioni, saliremo ora su VB 13 Benshen (radice dello Shen)e faremo altre 2 pressioni. (siamo all’attaccatura dei capelli). La seconda fase consiste nel fare una pressione perpendicolare con i due pollici sovrapposti sul punto Du Mai 23 Shangxing (stella superiore), quindi di nuovo una pressione dei due pollici su VB 14 Yangbai (bianco luminoso) per finire su TR 23 Sizhukong (fossetta della foglia di bambù Quello che si viene a descrivere praticamente è una stella di David. Anche qui i passaggi vanno ripetuti almeno tre volte.
Cominceremo ora a trattare la calotta cranica, partiremo da due punti ai lati di Du Mai 23 e da qui descriveremo un semicerchio per pollice arrivando lateralmente a DU Mai 19 Houding (dietro al vertice), tratteremo in totale 8 punti, 4 per parte.
Dagli ultimi due punti faremo un salto verso il centro della testa di un mezzo cun e descriveremo altri 8 punti sempre facendo due semicerchi, arrivando ai lati di Du Mai 22 Xinhui (riunione della fontanella). Avremo così descritto due Ba Gua sulla calotta cranica.
Per finire tratteremo i quattro punti chiamati Sishencong (Quattro Spiriti, Quattro intelligenze, Quattro Shen) che descrivono i lati di una croce e si trovano ad un cun di distanza dal punto al vertice della calotta cranica Du Mai 20 Baihui (cento riunioni), il centro della croce.
Ci sposteremo ora lateralmente sul lato destro, sempre all’altezza della testa, con il pollice della mano sx terremo come punto madre Yin Tang e con il pollice e le dita della mano dx cominceremo a fare pressione su tutti i punti degli angoli ungueali delle dita.
Mantenendo la mano sx nella posizione precedente faremo pressione su IC 4 Hegu (valle della confluenza), MC 8 Laogong (palazzo del lavoro), C 7 Shenmen (porta del mentale), MC 6 Neiguan (barriera interna), P 7 Lieque (nome del dio del lampo) Punto Luo del polmone.
Ora ripeteremo il lavoro sull’altro lato.
Finiremo con il canale energetico di Vescica, ponendo Ukè in posizione prona. Arrivati a R1 Yongquan (sorgente zampillante) proseguiremo tracciando una linea centrale fino al Punto Extra Shimian (centro del tallone). Questi ultimi due punti sono indicati nel caso di insonnia.
Questo tipo di lavoro porta Ukè ad un profondo rilassamento spesso accompagnato da cloni (movimenti involontari del corpo), a volte ad uno stato di dormiveglia, ciò è segno di buona riuscita del trattamento.
Spesso utilizzo questa sequenza nell’approccio iniziale, quando ancora non ci si conosce Uke o quando è importante metterlo a proprio agio.
Luca Michelacci
UNA UMANITÀ PIÙ UMANA
Un vecchio maestro ci parla delle arti marziali cinesi.
“Oggi si pensa solo a vincere, ma non a come si vince. C’è bisogno di una umanità più umana.”
Yuan Zumou
Con queste parole il maestro Zumou si riferisce al fatto che nelle arti marziali cinesi non conta solo la vittoria, ma anche come la si ottiene, con dignità, bellezza, ed il minimo del danno. Questo fa parte della filosofia e dell’estetica marziale che tanto apprezzano i praticanti di queste arti ed è importante che non siano solo finzione cinematografica, ma realtà ed obiettivo della pratica quotidiana: bellezza ed efficacia insieme! Il perché di questo sta nelle profonde radici storiche e culturali del popolo cinese. Per questo molti vecchi maestri, come lui, si sentirono traditi quando nel 1982 ufficialmente si istituì un combattimento con regole ed atteggiamenti presi dalla cultura occidentale o da altri sport da combattimento orientali, ma che non rispecchiavano i valori di questo popolo. Non è una critica all’occidente, il Maestro Zumou ammira la cultura occidentale (è proprio grazie a lui che mi sono studiato tutte le battaglie di Giulio Cesare) ma è importante far notare che i concetti di Yin-yang, uso della cedevolezza e dall’abilità piuttosto che della forza bruta, il saper cambiare senza rimanere statici, non sono solo concetti filosofici, ma anche metodiche di allenamento da applicare al combattimento.
Questo implica molte cose pratiche: il concetto di saper cambiare senza rimanere statici esclude ad esempio la lotta a terra. La staticità della lotta a terra, efficacissima in un duello, era praticamente inutile negli antichi campi di battaglia dove la mobilità della “squadra” aveva sempre la meglio sulla staticità dei singoli. Due serpenti possono stare avvinghiati in duello per ore ma sono facilmente controllabili dall’esterno. Inoltre, la cosa per il Maestro più importante: il continuare il combattimento, anche quando si è atterrato, stimola l’aggressività, la brutalità e l’infierire sull’avversario.
L’esempio portato non è una critica ad un tipo di combattimento, Zumou è un grande esperto anche di lotta a terra, come sanno i suoi vecchi allievi, ma un chiarire che nelle arti marziali cinesi vi sono precisi riferimenti storici, culturali ed estetici, che ne spiegano le differenze (e la bellezza) in confronto ad altre arti comunque efficaci.
Infine la frase “C’è bisogno di una umanità più umana” ne riassume un’altra cara al maestro: “Bisogna lasciare questo mondo migliore di come lo abbiamo trovato”. Questo mondo è già pieno di brutalità e violenza, più che accettare passivamente uno stato delle cose, dandolo per scontato, è importante lavorare per migliorare la condizione umana. Sono le stesse parole di B. Powell, il fondatore dello scoutismo, ma quando lo abbiamo fatto notare a Zumou egli ha affermato che non aveva la minima idea di chi fosse B.Powell, semplicemente questi sono i valori profondi della cultura cinese: del confucianesimo, del buddhismo e del taoismo.
Alle stesse importanti conclusioni si può giungere per strade, apparentemente, molto lontane.
Dante Basili
Baduanjin
Il Baduanjin è una sequenza di Qigong molto diffusa fra i praticanti di arti marziali.
Letteralmente 八段锦 Ba Duan Jin significa “otto pezzi di broccato”. Il valore di monete e cartamonete subisce il capriccio degli imperi: oggi valgono, domani possono non valere più, come spesso accade in periodi di sconvolgimenti sociali. Un’opera di sopraffino artigianato invece, come può essere il broccato di seta, se ben conservata mantiene il suo valore nel tempo. Così in questo caso “broccato” assume il significato di cosa da preservare per il suo grande valore sulla salute. Di Baduanjin esistono diverse versioni, sia da posizione eretta, sia da seduti e sdraiati. Personalmente trovo ottima la versione da seduta nei lunghi viaggi in treno o in aereo. Nelle nostre scuole coltiviamo diverse versioni di Baduanjin, ma teniamo come fondamentale quella insegnataci dal maestro Zhang Zuyao, di Taiwan, con qualche variante sulle indicazioni di altri maestri.
Di seguito la terminologia con le particolarità della nostra scuola.
- 双手托天 Shuang Shou Tuo Tian. Sostenere il Cielo con le mani.
2)左右开弓 Zuo You Kai Gong. Tendere l’arco a sinistra ed a destra. La eseguiamo con una particolare “forma” della mano: l’unghia del il dito pollice preme sul bordo interno ungueale dell’anulare.
3)举臂独立 Ju Bi Du Li. Distendere le braccia eretti su una gamba sola. A differenza del disegno in alto solleviamo la gamba in Duli.
- 左右后瞧 Zuo You Hou Qiao. Guardare dietro a sinistra ed a destra. La eseguiamo in posizione Mabu.
- 摇头摆尾 Yao Tou Bai Wei. Oscillare la testa e muovere il dorso. passando da posizione ma Bu a Posizione Gong Bu. Interessante la variante “nonna” dei lottaori e l’importante versione “shuanyao”.
- 前后弯腰 Qian Hou Wan Yao. Piegarsi avanti ed indietro. la eseguiamo da posizione Mabu e con gli avambracci sempre aderenti alla fronte. Viene considerato il più prezioso degli otto pezzi di broccato!
- 左右防打 Zuo You Fang Da. Proteggersi e colpire a sinistra ed a destra.
8) 玉柱七颠 Yu Zhu Qi Dian. battere il Pilastro di Giada (la colonna vertebrale) per sette volte. Lo eseguiamo con il pollice che preme sul punto 风池 Feng Chi situato ai lati della nuca.
Dante Basili
Quando Cuore e Rene non sono amici
Il carattere 交 Jiao significa unire, congiungere, frequentare e di conseguenza anche “amicizia”, sono infatti amici le persone che si incontrano, che frequentano gli stessi luoghi e che camminano nella stessa direzione. Quindi la classica espressione della medicina tradizionale: 心肾不交 xin shen bu jiao possiamo tradurla con “quando cuore e rene non sono amici”, cioè che non vanno nella stessa direzione.
E’ interessante notare come, in MTC, i Taiyin polmone-milza lavorano in sinergia, ad esempio nell’assimilazione di ossigeno e nutrienti, mentre i Shaoyin cuore-rene sono fra loro in rapporto di complementarietà: quando uno manca è l’altro che deve lavorare di più per recuperare.
L’eventualità che cuore e rene non siano amici è specchio di molte disarmonie, sia dal punto di vista psichico che energetico.
Il Fuoco caratterizza Shaoyin ed è importante il rapporto che vi è, a questo livello, fra organi e canali: mentre cuore e rene sono la fonte primaria del Calore della Vita (命门 e 君火) i rispettivi canali invece drenano il calore patogeno. E’ così molto comune trovare un pieno nei canali che in realtà nasconde un vuoto degli organi. In questo caso ad un immediato trattamento per drenare il fuoco dovrebbe seguire una necessaria e profonda tonificazione.
Insonnia, irritabilità, palpitazioni, eccesso di sogni, emissioni seminali incontrollate sono dei tipici indicatori di “cuore e rene che non sono amici” e nel trattamento di queste disarmonie la ricerca del “vuoto nascosto dal pieno” sarà la vera chiave di volta.
Dal punto di vista spirituale il rene si esprime con il 志 zhi, la volontà-fermezza, mentre il cuore si esprime con lo 神 shen, lo spirito-intelligenza. Zhi si riferisce ad una volontà costante e concreta, mentre Shen all’intuizione, ai balzi cognitivi, quello che oggi chiameremmo un salto quantico. Da questo punto di vista la non amicizia di cuore e rene è tipica in persone brillanti e con grande talento (Shen) che per mancanza di costanza (Zhi) non concludono mai nulla. Al contrario persone di volontà e impegno (Zhi) ma chiuse all’innovazione (Shen) frenano la crescita e lo sviluppo.
Il Prof. Wang Jue Yi paragona invece l’armonia fra cuore e rene ad una mongolfiera: l’Essenza del rene è la cesta, mentre lo Spirito del cuore è il pallone.
L’Essenza radica lo Spirito e così possono, insieme, andare lontano.
Dante Basili