Il portamento dell'Uomo Morente
02/11/17 09:29
La metafora sul "portamento dell'uomo morente" oggi funziona meno che in passato. Non perché non abbia intrinseca validità, ma a causa di quello che abbiamo fatto della Morte. Alla diagnosi di cancro terminale mia madre mi guardò negli occhi e mi disse: "portami via da qui"! Così la tenni in casa con me per due mesi, fino alla sua morte. Ed ho avuto l'opportunità di vivere quello che Hsu Yun parla nel suo scritto. Se mia madre avesse scelto di rimanere in ospedale non avremmo potuto vivere questo insegnamento della morte, per motivi semplicemente pratici e cognitivi. Ciò che abbiamo tenuto a pane ed acqua in uno sgabuzzino non può correre in aiuto nel momento del bisogno. Grazie di cuore Yuri Debbi per lo stimolo.
Dietro la pratica della Meditazione,
c’è l’attitudine.
Il principiante deve imparare
a coltivare quello che si chiama:
“L’equilibrato portamento dell’Uomo Morente”.
Che cos’è questo “portamento”?
E’ la serena ed elegante attitudine
di chi conosce ciò che è importante
e ciò che non lo è;
di chi ha accettato e perdonato.
Chiunque è mai stato
a fianco di un uomo morente
potrà capire questa attitudine.
Che cosa fa un uomo morente
se qualcuno lo insulta? Niente.
Cosa fa un uomo morente
se qualcuno lo colpisce? Niente.
Mentre giace sul suo letto di morte,
può forse preoccuparsi
di diventare ricco o famoso? No.
Se qualcuno un tempo lo avesse offeso
e gli chiedesse il suo perdono,
non glielo accorderebbe?
Certo! Lo farebbe.
Un uomo morente conosce la vanità dell’odio.
L’odio è sempre una sensazione infelice.
Chi desidererebbe morire
con l’odio nel cuore? Nessuno.
Chi muore cerca amore e pace.
- Hsu-Yun Maestro Buddismo Chan
Dante Basili
Comments