2023
Lu Dongbin e la Gru
13/10/23 11:26
Dopo aver vinto contro la Germania i giocatori della nazionale giapponese hanno lasciato gli spogliatoi perfettamente puliti e con il dono di un origami, uno per ogni giocatore, su di un tavolino al centro della stanza.
La Gru è uno degli origami più amati, in estremo oriente la Gru rappresenta la pace e la felicità ed è uno degli uccelli viventi più longevi: può vivere per ben 40 anni, anche se nella leggenda si dice che possa raggiungere i 1.000 anni. Per questo motivo, è il simbolo dei saggi anziani e della ricerca del sentiero spirituale sia nel Taoismo che nel Buddhismo.
Famosa la leggenda del Taoista 呂洞賓 Lü Dongbin, autore del celebre “Trattato del fiore d’Oro”. Durante le sue peregrinazioni il Maestro si fermava spesso in una piccola locanda di montagna e il padrone gli offriva da mangiare e da bere senza mai farsi pagare. Dopo mesi, non avendo denaro Lü Dongbin, contraccambiò l’ospitalità dipingendo una Gru sulla parete gialla dell’osteria. Ogni volta che il buon oste intonava una canzone la Gru si animava volteggiando nella stanza per poi ritornare dipinto sulla parete. Questo fatto straordinario richiamò tanti clienti portando prosperità e incanto all’albergatore.
Come oggi i giocatori giapponesi anche Lü Dongbin lasciò un mondo migliore di come lo aveva trovato.
Comments
Dante e la Cina
13/10/23 11:23 Filed in: cultura cinese
DOMANDA: "Maestro, ma perchè lei fa quello che fa? Perchè pratica le arti marziali cinesi, perchè da così tanto tempo si allena quotidianamente, perchè studia la medicina cinese, la lingua e la cultura orientale? Io personanalmente se pongo la stessa domada a me stesso riesco solo a rispondere che, se non lo faccio, mi manca."
RISPOSTA: Ho sentito una attrazione innata per la Cina fin da bambino, a 8 anni sentivo familiari le parole di Laozi e mi facevano irritare quelle di Confucio... Mentre tutti i miei amici facevano Karatè o Judo io sapevo di voler fare solo arti cinesi. Non mi piacevano i film di Bruce Lee (strano) e filoni simili, ma ad 11 anni convinsi mia nonna ad iscrivermi all'unica scuola di Kung Fu della città. A 25 anni, in Cina al Tempio di Shaolin, dopo una dimostrazione in cui ognuno faceva vedere quello che aveva fatto nella vita (di arti marziali) i ragazzi (i nostri maestri, gli allievi di Liang Yi Quan che studiavano al tempio) mi dissero: "I tuoi compagni Italiani sono molto bravi e preparati, ma tu è come se fossi uno di noi". E ancora oggi ho una forte empatia per questo popolo, mi tengo informato sulla loro attualità, come la "rivoluzione degli sdraiati" degli ultimi anni, su cui ho scritto anche una canzone, la rivolta del formato A4 di un mese fa e l'attuale (di giorni) caccia ai "banditi sdraiati" che mi preoccupa molto... cose di cui, ne sono quasi convinto, non vi è nessun maestro italiano di arti marziali cinesi a cui interessa qualcosa. Personalmente mi sento un personaggio di confine: come se fossi un occidentale che può capire l'oriente o un orientale che può capire l'occidente e vivo con stupore questo fatto.
Infine la cosa più semplice e importante: "se non lo faccio mi manca" questo vale per te e vale anche per me, forse per motivi diversi, ma l'affermazione è la stessa.
Una Umanità Bambina
13/10/23 11:20 Filed in: cultura cinese
UNA UMANITA' BAMBINA Il carattere 木 Legno, Albero, in piccolo sigillo (quello al centro nella figura) è meraviglioso. Come nei due caratteri a sinistra, su ossa oracolari e su bronzo, anche in questo è evidente che nella rappresentazione dell'albero sia la chioma che le sue radici hanno uguale dignità e importanza. Quando storicamente si è reso necessario semplificare la scrittura (caratteri a destra) vediamo che, dovendo rinunciare a qualcosa, è stato scelto di ridurre la chioma, ma non si è tolto le radici! Radici che non si vedono. E infatti i bambini piccoli raramente disegnano le radici quando dipingono un albero, proprio perché non le vedono! Culturalmente è stata fatta la scelta di enfatizzare la sostanza e non l'apparenza: la radice delle cose. In occidente si trova un equivalente simbolico nell'Albero Celtico che ha le radici espanse e rigogliose come la chioma, anche negli intarsi antichissimi... Sarebbe bello che l'intera umanità (compreso i cinesi attuali) rivalutassero una visione più ampia e profonda della Vita, più lungimirante di quella di un adolescente impulsivo: una umanità saggia e non semplicemente bambina, che vede solo i rami. Altrimenti, senza questa "maturità" sarebbe meglio non "agire" (fegato legno).
Il 53° capitolo del Daodejing inizia con " Se mi affidassi a saggezza e naturalezza, camminando per la Grande Via avrei solo una paura, quella di agire".
Il carattere 施 che traduciamo come agire, ha anche il significato di eseguire, forzare, truccare, mettere qualcosa sopra, (come qundo ci si incipria il viso) e come bisillabo moderno diventa 施暴 "violentare".
Questo ricorrere alla violenza che ci caratterizza come umanità, dal microcosmo dei rapporti famigliari al macrocosmo del rapporto con la Madre Terra.
Se le azioni e gli interventi non hanno profonde radici nella Vita sono inevitabilmente distruttive, come vita breve ha un fiore reciso o un albero senza radici.
(Tratto da una discussione con un amico su legno, fegato e cistifellea, come primavera e azione, nella cultura e nella medicina cinese)
A CHILD HUMANITY The character 木 Wood, Tree, in a small seal (the one in the center of the figure) is wonderful. As in the two characters on the left, on oracle bones and on bronze, also in this one it is evident that in the representation of the tree both the foliage and its roots have equal dignity and importance. When historically it has become necessary to simplify the writing (characters on the right) we see that, having to give up something, it has been chosen to reduce the crown, but the roots have not been removed! Roots you can't see. And in fact, young children rarely draw roots when they paint a tree, precisely because they can't see them! Culturally, the choice was made to emphasize substance and not appearance: the root of things. In the West there is a symbolic equivalent in the Celtic Tree which has roots as expansive and luxuriant as the crown, even in the very ancient inlays... It would be nice if all of humanity (including the present Chinese) re-evaluated a broader and more profound vision of Life, more far-sighted than that of an impulsive teenager: a wise humanity and not simply a child, who only sees the branches. Otherwise, without this "maturity" it would be better not to "act" (liver wood).
The 53rd chapter of the Daodejing begins with "If I relied on wisdom and naturalness, walking the Great Way I would have only one fear, that of acting".
The character 施 that we translate as acting also has the meaning of executing, forcing, making up, putting something on, (like when powdering your face) and as a modern disyllable it becomes 施暴 "to rape".
This recourse to violence that characterizes us as humanity, from the microcosm of family relationships to the macrocosm of the relationship with Mother Earth.
If actions and interventions don't have deep roots in life, they are inevitably destructive, like a cut flower or a tree without roots has a short life.
(Taken from a discussion with a friend about wood, liver and gallbladder, as spring and action, in Chinese culture and medicine)
Custodi
13/10/23 11:18
CUSTODI
Non si trovano reperti di cani risalenti a oltre 15.000 anni fa, solo di lupo. Le oltre 340 razze canine attuali discendono tutte da lupi addomesticati nelle steppe dell'Asia centrale, rendendolo uno dei più grandi esperimenti genetici mai effettuati dall'uomo e frutto di millenni di selezioni.
Non è un intervento a senso unico, sia il lupo che il cavallo erano predisposti a questo "incontro". La popolazione che nel passato fosse riuscita ad addomesticare i rinoceronti avrebbe dominato la Terra, ma i rinoceronti non lo hanno consentito.
Il nostro corpo, fisiologicamente come è ora, esiste da oltre 200.000 anni, ma per tantissimo di tale tempo abbiamo solo "camminato" su questa Terra. Negli ultimi millenni abbiamo cominciato ad agire intensamente sulla vita e sull'ambiente anche in maniera devastante: l'estinzione della megafauna Australiana e di quella Americana coincidono tutte con l'arrivo di Homo Sapiens in quei territori. Quindi, se fino a poco tempo fa il massimo che sarebbe potuto accadere sarebbe stata la selezione di alcune specie, l'estinzione di altre o la sconfitta di grandi battaglie a farci diventare humus o nutrimento per la terra, la situazione oggi è molto cambiata.
Oggi possiamo dare alle fiamme questo Bellissimo Giardino, con tutto quello che vive al suo interno, oggi, come un bambino, possiamo davvero rompere l'orologio, senza avere la possibilità di ricostruirlo.
Ma siamo una specie con grandi risorse e possiamo fare un passo decisivo: quello di amare. Amare non solo chi ci è vicino e contraccambia il nostro amore con occhi fiduciosi, bensì amare tutto il Bellissimo Giardino e tutti i suoi abitanti, anche quelli che ci fanno paura.
Se la Conoscenza ci ha portato a essere padroni, l'Amore ci aiuterà a diventare custodi.
KEEPERS
There are no finds of dogs that date back 15,000, before that it was only wolves. The current dog breeds, which number goes over 340, all descend from wolves domesticated in the steppes of Central Asia; one of the greatest genetic experiments ever carried out by mankind and the result of millennia of selections.
It is not a one-way intervention though, both the wolf and the horse were bound to have this "encounter". People who managed to domesticate rhinos in the past would have dominated the earth, but the rhinos didn't allow it.
Our body, as it is now physiologically speaking, has existed for over 200,000 years: we have "walked" on this Earth for a very long time. Only in the last few years have we begun to act intensely on life and the environment, even in a devastating way: the extinction of the Australian and the American megafauna all coincide with the arrival of Homo Sapiens in those territories. However, if until recently the best that could happen would have been the selection of some species or the extinction of others and if in our great battles the worst was to become Humus and nourishment for the earth, the situation has changed a lot today.
Today we can set this Beautiful Garden on fire, with every being that lives inside it. Today, just like a clueless child, we can actually break the clock, without any way to go back on it.
We are a species with great resources though and we can make a decisive step: that of Loving. To love not only those who are close to us and reciprocate our love with loving and trusting eyes, rather to love the whole Beautiful Garden in its entirety and all its inhabitants, even those who scare us.
If Knowledge has led us to be masters, Love will help us to become keepers.
Che la Gioia
13/10/23 11:13 Filed in: calligrafia
La parola veicola il pensiero. Così tanto usiamo le parole per ferire, ma ci dimentichiamo quanto possano fare del bene.
Esiste una canzone tradizionale irlandese composta solo di benedizioni.
La mala-lingua anche in tempi moderni esercita sempre il suo fascino, ma dovremmo riappropriarci anche del potere del bene-dire.
Le Benedizioni dovrebbero tornare nell'uso quotidiano del linguaggio.
Dao De Jing and Cat
13/10/23 11:11 Filed in: calligrafia
Quando ti eserciti a ricopiare il Daodejing ed il maestro ti ricorda qual'è il vero atteggiamento Taoista nei confronti della cultura
Acqua
13/10/23 11:10 Filed in: calligrafia
Per chi ama le arti marziali dipingere l'acqua non è solo dipingere. E' percepire l'essenza, con il cuore e con la mente, del Potere dell'acqua.
Nella calligrafia in stile del Piccolo Sigillo è scritto 居善地心善淵 che preferisco tradurre come "Essa ama stare in basso, il suo cuore non teme l'abisso". Dall'ottavo capitolo del Daodejing.
EN For those who love martial arts, painting water is not just painting. It is perceiving the essence, with heart and mind, of the Power of water.
In the Small Seal style calligraphy it is written 居 善 地心 善 淵 which I prefer to translate as "She loves to be below, her heart does not fear the abyss". From the eighth chapter of the Daodejing.
Cose Vere
13/10/23 11:08 Filed in: calligrafia
C'è bisogno di cose vere.
Il mondo digitale, dall'arte alla comunicazione, è una copia della realtà. Può essere divertente, ma non è soddisfacente.
Scrivere a mano, dipingere, suonare uno strumento acustico, trapiantare un fiore... sono come gli amici veri che ci sono nel momento del bisogno.
Così nella convalescenza mia moglie dipinge ed io ci scrivo sopra. E meditiamo
Abete in Pittura Cinese
13/10/23 11:06 Filed in: calligrafia
Colpisce sempre che nella pittura cinese i mezzi, come l'inchiostro ed i pennelli, e soprattutto i tratti siano gli stessi della calligrafia. Relativamente vicino a noi, questa unione fra tratto pittorico e tratto calligrafico, mi sembra sia sviluppata solo nella calligrafia araba.
Semplici
13/10/23 11:04 Filed in: Erboristeria
Li chiamano "semplici". Qui crescono spontaneamente: papavero, nigella e la borragine tanto amata dalle api. E tante, tante a altre piante. Sono semplici, ma sapendole guardare, sono molto belle. Forse anche la felicità della nostra vita sta nella semplicità.
Spada Cinese e Canova
13/10/23 11:02
Le belle sincronie della vita! Stiamo studiando, nel nostro seminario estivo, una tecnica di spada cinese alla corta distanza e nello stesso giorno, a Possagno a quattro chilometri di distanza, i ragazzi fotografano questa stupenda statua del Canova.
Non l'avevo mai vista prima, ma è chiaro che, nonostante che nella scultura Teseo impugni una clava e non una spada, ci si trovi davanti allo stesso concetto! Ora quando insegnerò "Stella Polare su una Gamba Sola" avrò qualcosa di bello da raccontare.
Barche Drago
13/10/23 11:00 Filed in: cultura cinese
Oggi è 龍船節 la Festa delle Barche Drago, la festa dell'Inizio dello Yang, ricordata anche come "giorno dei poeti". Nel solstizio la luce del giorno ha appena raggiunto il suo culmine, ma l'influenza dell'energia Yang comincia ora il suo influsso sulla Terra. Il Cielo chiama e solo dopo la Terra risponde. La folle corsa delle barche ricorda un tentativo di salvataggio: il poeta Qu Yuan (340 a.c.) cerca il suicidio gettandosi nel fiume, gli abitanti del luogo, sapendo che era un uomo buono, si precipitano a salvarlo remando a tutta forza su lunghe canoe e, per impedire ai pesci di divorarne il corpo, gettano nell'acqua del cibo e tentano di allontanarli con il suono dei tamburi. Durante la festa, si consumano involtini di riso chiamati Zong zi 粽子 che simboleggiano proprio il cibo gettato in acqua per nutrire i pesci. Ma poiché la festa è diffusa anche in altre parti dell'Asia molto probabilmente la sua origine è ancora più antica ed ha radici nel culto sciamanico dei ritmi della Natura.
Salvare la Poesia: nei momenti difficili la bellezza è una risorsa o come direbbe Dante "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
Dao De Ging Agisce
13/10/23 10:57 Filed in: calligrafia
Qualcosa che mi rappresenta profondamente: una traduzione del Tao Te Ching (meditata più di trenta anni) in calligrafia Onciale del quarto secolo, una scrittura che è l'emblema della spiritualità occidentale.
Mi sono sempre sentito una persona "di confine"
Dao De Jing e Politica
13/10/23 10:56 Filed in: cultura cinese
IL TAO TE CHING E' UN TESTO POLITICO?
Certo, in alcuni passaggi del Dao De Jing è chiaro il dialogo fra consigliere e regnante, come è ancora più evidente in altri "classici" ad esempio nel Nei Jing Suwen, il pilastro della medicina tradizionale cinese. Ma si tratta per lo più di una "cornice" che veicola un insegnamento. Era una prassi molto comune anche nel rinascimento italiano: esporre consigli o rispondere a domande è didatticamente molto più efficace che esporre aridamente una teoria. Considerare il DDJ un testo esclusivamente politico oggi va molto di moda e vi sono anche pubblicazioni molto interessanti in merito, ma non è corretto dal punto di vista storico. Basti pensare ai due più celebri commenti del DDJ quello di Wang Bi e quello di Heshan Gong. Ambedue i commenti sono antichi, intorno a 1800 anni fa, ma mentre il commento di Wang Bi sembra confermare la tesi di un testo filosofico originariamente redatto ad uso dei regnanti o di una classe elitaria quello di Heshan Gong pone invece l'accento su pratiche meditative, di autosviluppo ed indicazioni dietetiche, ad uso individuale e monastico. Negare l'interpretazione di Heshan Gong è negare due millenni di Taoismo "pratico". Mi sembra eccessivo. Anche se recenti scoperte dovessero confermare la tesi del DDJ come testo esclusivamente politico io non butto alle ortiche la cultura che un intero popolo ha creato: dai dipinti alle leggende fino alle arti che molti degli attuali appassionati di taoismo coltivano. Poi c'è da tener conto che Wang Bi era un confuciano che si opponeva alle "sette" dei praticoni taoisti, ma che morì a soli 23 anni di malattia, mentre Heshang Gong era uno di quei praticoni, ma che come salute gli andò decisamente meglio Personalmente amo il commento di Wang Bi per la sua bellezza e profondità e quello di Heshan Gong per la mia conduzione quotidiana.
In italiano abbiamo una traduzione straordinaria del DDJ fatta da quel genio che era Fausto Tomassini. Si dice che per tradurre un poeta non basti un bravo studioso, ma che ci voglia un altro poeta. Sono tanti anni che mi cimento nella traduzione del DDJ dal cinese, ma spesso trovo le soluzioni di Fausto insuperabili o, quando sono in disaccordo ne capisco comunque le ragioni. Inoltre nella sua traduzione vi è, capitolo per capitolo, anche il commento di Heshan Gong e Wang Bi, proprio perché, a detta sua "riconosco la mia ignoranza del Taoismo e preferisco farlo spiegare da due commentatori del passato". Che differenza dai tanti sinologi che invece hanno "capito tutto". La sua traduzione dal cinese all'italiano e l'interazione con i due commenti è magnifica. Un poeta.
Il volume della Utet Testi Taoisti Vol 1 (che comprende oltre al DDJ anche il Lie Zi ed il Zhuang Zi) è però non più stampato da decenni, bisogna cercarlo nell'usato perché la versione ristampata in economia non ha i due commenti... un disastro. Mi auguro una ristampa dell'originale con il Pin Yin e sopratutto con il cinese a fronte. Sarebbe un testo definitivo di riferimento nella nostra lingua.
(nell'immagine pagina del Dao De Jing con il testo in caratteri in evidenza inframezzato dal commento di Heshan Gong in doppia riga)
Ebraico in Cina
13/10/23 10:54 Filed in: calligrafia
LA PRIMA TRASLITTERAZIONE DEL CINESE NELLA STORIA
Nella prima immagine una calligrafia della parola ebraica Ratzòn, Volontà. La calligrafia aiuta a soffermarsi sul suo significato profondo: "la prima lettera è la ר: la fonte dalla quale sgorga la forza dell'inizio, un continuo "daccapo" מֵרֹאשׁ (Meròsh). Le è vicina la צ nel suo impegno sociale di giustizia che la guida verso mete luminose, accompagnata dalla ו. Chiude la parola la נ, נֶאֱמָנָה (Neemanàh) "fedele" al progetto originario."
Il carattere cinese Yi 意 richiama un simile concetto di volontà e intento indirizzati verso un profondo significato: ha significato, una direzione, ciò che è perseguito e rinnovato con volontà e costanza.
Le lettere ebraiche sono state utilizzate per la prima traslitterazione dei caratteri cinesi dalla millenaria comunità ebraica di Kaifeng come si vede nella seconda immagine di un testo di preghiere, dove l'elenco dei nomi cinesi dei partecipanti è traslitterato in lettere ebraiche. Nella terza immagine una foto del 1907 di membri della comunità ebraica in Cina.
Punti Vitali
13/10/23 10:51
DOMANDE E RISPOSTE
D: Buongiorno Maestro. Sto leggendo il Bubishi, non so se lo conosce, ma a parte evidenziare il fatto che il Karate viene sostanzialmente dalla Cina anche in questo libro si descrivono i punti vitali. Mi sono sempre chiesto, sulla base di un'esperienza più che trentennale, quanto possano essere realisticamente applicabili. Nella pratica di un'azione difensiva tutto si svolge troppo velocemente ed in maniera spesso del tutto casuale. Scusi se le pongo tale domanda e grazie in anticipo per la risposta che riterrà di dare.
R: Grazie per aver posto la domanda anche qui. Si i Bubishi sono degli scritti che testimoniano l'origine cinese del Karate, sembra che ne siano stati recentemente trovati anche a Taiwan e sono preziosi e interessanti non solo per i cultori del karate di Okinawa ma per tutti gli appassionati delle arti marziali. I punti vitali vengono naturalmente citati, ma l'annosa questione su come applicarli è in realtà molto semplice: nel "corpo a corpo" posso intervenire sui punti vitali con precisone, proprio come farebbe uno shiatsuka o un agopuntore, a distanza invece colpisco delle macro aree che possono comprendere più punti simultaneamente. E' naturale, quello che posso fare con un pollice o con le dita non riesco a farlo con un pugno, un gomito od un piede... e viceversa. Ci sono vecchie mappe di Shaolin che ora ha un mio allievo nella sua palestra (le presi al Tempio negli anni ottanta) che mostrano chiaramente questi raggruppamenti in macro aree. Quindi è tutto più semplice e meno magico di quello che sembra: nel Qin Na e nella Lotta Tradizionale posso intervenire "con precisione" sui singoli punti, un classico con innumerevoli varianti è quello di potenziare una leva articolare intervenendo anche sui punti vitali. Quando invece "si colpisce da distanza" si lavora per macro aree, come spiego anche in un recente video a proposito dei "punti mare" che nel loro insieme sono una "ampia fascia" che circonda l'avambraccio e colpibile con il così detto "pugno tagliente". Altro esempio è quando nel Tang Lang Quan si colpisce la nuca con il gomito, la zona vitale della nuca è un'area di circa dieci centimetri che comprende ben tre punti dell'agopuntura, sufficientemente ampia da essere efficacemente colpita con il gomito. Analogamente con un pugno (gancio) non colpisco i punti del meridiano dello stomaco sul viso o il punto Qimen (porta del Qi) sul tronco, ma semplicemente colpisco la mandibola ed il fegato, due efficaci ed ampie aree vitali. Gli esempi sono infiniti, e possono cambiare da stile a stile, ma anche se vi sono eccezioni il concetto generale sull'utilizzo di punti vitali è questo. Per quanto riguarda l'abilità di utilizzare gli agopunti nel corpo a corpo è una questione di conoscenza (che potrà tornarci utile anche per massaggi terapeutici) ricordo un bravo maestro di arti marziali che venendo in Italia trovò più soddisfacente e remunerante fare carriera come massaggiatore. Per quanto riguarda il colpire le macro aree efficacemente è solo questione di intento, esercizio ed abitudine. Come quando si tira con l'arco. Come diceva il maestro Jou Tsung Hwa: "non ci sono segreti, solo lavoro duro".
Passerotto
13/10/23 10:50 Filed in: calligrafia
La pittura cinese è un tutto uno con la calligrafia. Pochi tratti e si crea all'istante una forte evocazione. Che meraviglia
Miriam
13/10/23 10:47 Filed in: calligrafia
Un segreto della felicità: trasformare i problemi in risorse.
Se l'inchiostro gocciola, aiutiamolo a sgocciolare.
Accompagniamo con dolcezza il nostro destino con la bellezza.
Fermare Gli Impulsi
13/10/23 10:47 Filed in: Meditazione
"Fermare gli impulsi, spegnere gli appetiti" Parole dello stoico Marco Aurelio su cui sarebbero d'accordo anche Confuciani, Buddhisti e Taoisti.
"Stop the impulses, quench the appetites" Words of the stoic Marcus Aurelius on which Confucians, Buddhists and Taoists would agree.
Carpe Taiji
13/10/23 10:46
"Nel centro dello Yang trovi lo Yin, nel centro dello Yin trovi lo Yang, tutto dimora nello Yin Yang". Un frase che piace tanto al maestro Yuan Zumou e che in questo periodo di partenze e arrivi, di "essere e non essere" di vita e morte, mi da molto conforto. L'esistenza, nel suo fluire, è qualcosa di meraviglioso.
Vermi e Indiani
13/10/23 10:44 Filed in: conoscenza
“… Choel è una stazione importantissima perché è un guado per i cavalli. Quando le truppe vi giunsero vi incontrarono una tribù di indiani e la sterminarono. Ma il capo indiano riuscì a fuggire in un modo che destò l’ammirazione di tutti. I capi indiani hanno sempre uno o due cavalli scelti che tengono pronti in caso di urgente necessità: questo capo indiano balzò su uno di questi, un vecchio cavallo bianco, prendendo con sé il figlioletto: il cavallo non aveva né sella né briglie. Per fuggire alle fucilate l’indiano cavalcava alla maniera caratteristica della sua gente, vale a dire con un braccio attorno al collo del cavallo e soltanto una gamba sul suo dorso. Così sospeso sul fianco del cavallo, gli accarezzava la testa e gli parlava. Gli inseguitori fecero ogni sforzo per raggiungerlo; il comandante cambiò tre volte cavallo, ma invano: il vecchio indiano ed il figlio fuggirono e furono liberi. Che bel quadro da immaginare: la nuda e bronzea figura del vecchio indiano col suo bambino che, cavalcando sul cavallo bianco come Mazeppa*, riusciva a distanziare la schiera dei suoi inseguitori.”
C. Darwin - Viaggio di un naturalista intorno al mondo. Cap V
Questi scritti giovanili del suo viaggio a bordo del Beagle e quelli dedicati “all’azione dei vermi nella formazione del terreno” pubblicati poco prima della sua morte sono il Darwin che più amo. Come i vermi sono indispensabili alla vita ed alla formazione del suolo e Darwin li ammira profondamente (con grande scherno dei suoi contemporanei) così è evidente che ammiri questo capo indiano che per i suoi compagni di viaggio è solo uno scarafaggio da calpestare. Il vecchio indiano non conficca gli speroni sul fianco del vecchio cavallo bianco, ma gli carezza la testa e gli parla. Il figlioletto è avvinghiato a lui e questo essere “tre in uno” vince sui tre cavalli freschi del capitano. Parlando così, di vermi e indiani, l’ateo Darwin esprime come materialmente “gli ultimi saranno primi”.
Grazie Charles.
*Mazeppa, eroe cosacco decantato da G. Byron.
Nell’immagine C. Darwin all’età di sette anni con in braccio un vaso della sua amata Lachenalia aloides, bulbosa che fiorisce a fine autunno, quando oramai tutti i sgargianti colori si sono spenti.
LIU FLOW
13/10/23 10:42 Filed in: calligrafia
Il carattere Liu 流, flusso, scorrere, fluire in diversi stili calligrafici e con diversi pennini fude. I pennini fude sono penninii ricurvi che permettono di simulare l'espressività di un pennello.
In questo periodo della vita che si potrebbe definire come "duro" scrivere 流 mi fa molto bene.
EN The character Liu 流, flow, stream, in different calligraphic styles and with different fude nibs. Fude nibs are curved nibs that allow you to simulate the expressiveness of a brush. In this period of life that could be defined as "hard", writing 流 does me a lot of good.
Long Dragon
13/10/23 10:41 Filed in: calligrafia
Long, Drago, in giapponese Ryu, in stile pittografico, in piccolo sigillo e standard. Con pennello e pennini fude.