Lotta a terra
Shoubo e lotta a terra
SHOUBO, LOTTA A TERRA, ED EVOLUZIONE
Statua in bronzo dedicata al M° 周士彬 Zhou Shibin, Maestro del M° Zumou Yuan, nel parco della mitica associazione Jingwu.
Ci si domanda spesso sul come mai la lotta cinese sia sostanzialmente un'arte di proiezione in piedi, di lancio, che non contempla la lotta a terra.
Vi sono motivi culturali e storico-pratici.
Dal punto di vista storico, dall'antichissimo Jiaodixi, danza dell'evitare le corna, agli imperatori della dinastia Tang e Qing che adoravano le competizioni di lotta, lo shuaijiao-shoubo è stato soprattutto un gioco. Un gioco assimilabile al concetto occidentale più nobile di sport: cavalleria, correttezza, ricerca dell'abilità: il pubblico esultava (ed esulta) per una bella tecnica, magari che utilizza la forza dell'avversario a proprio vantaggio mentre rimaneva impassibile davanti alla forza brutale.
Epico ed esemplare in questo il cambattimento fra 周士彬Zhou Shibin (maestro di Yuan Zumou) e 常東昇Chang Dongsheng chiamato Farfalla di Ferro. Il combattimento finì in parità, come sport, ma le tecniche portate furono ben diverse come qualità! (senza voler fare alcuna polemica
Tipica sensibiltà cinese e per certi aspetti anche tutta estremo orientale.
Anche nel Sumo giapponese si apprezza questa abilità, come nel caso dei recenti (e relativamente piccoli) lottatori di Boke (lotta mongola in piedi all'origine della lotta cinese) che si sono dedicati al Sumo sorprendendo con tecniche di estrema pulizia e per questo amatissimi dai giapponesi.
Altro motivo storico importantissimo che motiva l'assenza della lotta a terra in Cina è l'ampio uso della lotta in battaglia.
Nella mobilità di un gioco di squadra chi è a terra è perduto! Se un mio compagno finisce a terra avvinghiato ad un nemico è relativamente facile per me, che rimago in piedi, liberare il mio compagno dall'impaccio. Sempre in un gioco di quadra, anche armato, le proiezioni in piedi (cioè non in sacrificio, per i motivi di cui sopra) forniscono un vantaggio maggiore delle percussioni: un avversario con la tipica armatura leggera delle culture estremo orientali è resistente a calci e pugni, ma sensibile alle proiezioni, anche solo un poco "cattive". Lo sa bene chi è stato proiettato duramente cosa significa rialzarsi.
Il discorso invece si inverte se si parla di duello: nel confronto a due l'esperto di lotta a terra che porta l'avversario "nel suo mondo" ha praticamente la meglio, come un pitone che, con pazienza perché ne ha il tempo, ingoia una preda. Su questo i giapponesi hanno fatto scuola e sempre per motivi storico culturali: ricordo alcune lezioni di Judo a Villa Salta, del compianto Cesare Barioli, nel quale spiegava come alcune università del Sol Levante si erano specializzate nella lotta a terra proprio per contrastare gli abilissimi e invincibili atleti di altre università che si erano specializzati nei lanci.
Quando c'è la motivazione si sviluppa l'abilità!
Lo stesso Zumou, come lottatore professionista, ebbe l'onore di studiare lotta a terra con maestri giapponesi, non con maestri cinesi.
Vorrei concludere, cogliendo l'opportunita dell'argomento della lotta a terra per parlare dei brasiliani. Il Maestro Zumou ha in qualche modo sdoganato lo Shoubo, la lotta cinese, facendolo uscire dalla Cina e diffondendolo in tutto il mondo. Un poco quello che fece Jigoro Kano con il Judo.
Ora è famoso che i brasiliani, con la loro creatività, abilità e fantasia, hanno ulteriormente sviluppato la la lotta a terra giapponese portandola ad altissimi livelli. Per Zumou lo Shoubo è un'arte antica, ma in continua evoluzione all'interno dei suoi principi. Negli ultimi campionati di Shoubo sono rimasto molto colpito dalla dedizione ed abilità, per certi versi dolcezza in senso taoista, dei brasiliani... riusciranno a fare con la lotta in piedi cinese quello che hanno fatto con la lotta a terra giapponese? Sarebbe bellissimo
Questo è solo una piccola riflessione, scritta in libertà. In venticinque anni il M°Zumou ci ha parlato moltissimo della storia e delle motivazioni alla base della lotta cinese. Ci sarebbe il materiale per scrivere un libro.
Spero comunque di avere fatto un poco di chiarezza.
Dante Basili
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