Il Sambuco, pianta preziosa in oriente ed occidente.
SAMBUCUS NIGRA L.
接骨木 JIE GU MU
Mia nonna costruiva degli zufoli con rametti di sambuco a cui toglieva il midollo interno, erano pifferi stonati, ma ricordo che dei suoi coetanei riuscivano a costruirne di intonatissimi. Infatti il nome "sambuco" deriva dal greco "sambyke", uno strumento simile al flauto.
Invece in cinese il nome di questo alberello, Jie Gu Mu, significa "albero delle ossa" o "albero che aggiusta le ossa". Si riferisce alla proprietà, peraltro non utilizzata in occidente, di favorire il recupero delle lesioni traumatiche. Le altre indicazioni di Jie Gu Mu in MTC sono invece simili a a quelle della fitoterapia occidentale:
Tratta il vento calore e apre la superficie: stati influenzali, febbre, riniti allergiche, irritabilità, cefalea.
Riduce il catarro: sinusiti, tonsilliti, tosse secca, bronchiti catarrali, artriti.
Tratta la stagnazione di Qi di fegato e Grosso intestino: costipazione con feci secche, coliti, distensione e dolori intestinali.
Drena il rene: edemi, oliguria (urine scarse)
Purifica le tossine: dermatiti, eczemi, ulcere, foruncoli, ascessi ed eruzioni cutanee.
La sua "natura" è fresca, il suo "sapore" acido-amaro (considerando la corteccia) la loggia energetica Metallo-Acqua ed i meridiani corrispondenti Fegato e Intestino grasso.
Riassumendo in MTC il Sambuco: dissipa il vento e drena i meridiani, muove il sangue e allevia il dolore, promuove la diuresi, risolve il gonfiore ed è indicato nei traumatismi.
Del Sambuco si utilizza tutta la pianta: corteccia ( o meglio la seconda corteccia, verde, sotto lo strato della prima corteccia, sugherosa), foglie, fiori e bacche hanno le stesse proprietà antinfiammatorie, ma anche con alcune caratteristiche proprie:
Bacche: purgative, antireumatiche, antinevralgiche.
Seconda corteccia: diuretica, lassativa, antireumatica.
Fiori: sudoriferi, diuretici, depurativi.
DOSAGGIO:
Fiori-infusione: 3-5 gr fiori essiccati in 200ml (due bicchieri) di acqua bollente per 15-20 minuti 2-3 volte al dì.
Bacche-succo (no semi) : uno o due cucchiai di succo in mezzo bicchiere di acqua tiepida, 2-3 volte al dì. Aumentare a 3 cucchiai per effetto purgante.
Seconda corteccia-decotto: due manciate per un litro di acqua in ebolizione da ridurre fino a metà liquido. Bere durante la giornata.
Anche in occidente fu notato il suo legame con "l'acqua" e non solo perché la pianta cresce in luoghi freschi ed in prossimità di corsi d'acqua: "Il sambuco secca e fa uscire il superfluo acquoso dal corpo" scriveva Leonhart Fuchs nel 1549. Il sambuco in Europa è usato da tempo immemore, decantato dai medici dell'antichità come Ippocrate, Teofrasto e Dioscoride per le sue proprietà lassative e diuretiche fino ai contemporanei come il Valnet che non esita a considerarlo il "miglior antiflogistico".
Il legame che il sambuco ha con il mondo celtico è profondo: (cit) Il sambuco era piantato attorno alle case perchè le proteggesse dai malefici e dal legno di sambuco e celti ricavavano dei flauti le cui note scacciavano gli influssi degli spiriti maligni, ma bruciare l'albero pertava sfortuna perchè attirava i demoni e le ire degli spiriti del Sidh, cui era caro.
Il smbuco era strettamente associato alla Dea, tanto che spesso i celti si riferivano a quest'albero chiamandolo "Nostra Signora" e le tradizioni sia germaniche sia francesi ricordano che presso i sambuchi abitava una bellissima "signora delle fate" dai capelli biondi, amante delle sorgenti, sei laghi, dei fiumi e dei torrenti.
Il sambuco con i fiori bianchi, le foglie verdi e le bacche nere rappresentava i tre aspetti della dea: vergine-madre-strega, che si manifestava, appunto, con i tre colori caratteristici.
Era quindi considerato l'albero della completezza, perchè ha in sé tutte le fasi della vita: nascita-crescita-morte, infanzia-maturità-vecchiaia... nell'Europa settentrionale i contadini si inchinavano sette volte per ringraziarlo dei sette benefici che si ottenevano utilizzando loe sue parti (cit. da Driope di Gabriele Peroni).
NB: E' necessario rispettare le dosi terapeutiche perché la pianta contiene sostanze potenzialmente tossiche.
Quando in MTC si da il dosaggio di 15-30 gr di Jie Gu Mu per il dedotto ci si riferisce al ramoscello intero (prima corteccia, seconda corteccia, fusto e midollo) e non alla sola seconda corteccia, dove la maggior parte dei principi attivi sono concentrati.
Inoltre l'uso che in MTC si fa anche della parte interna, del midollo, ricorda l'uso che ne facevano i celti per sedare il dolore delle lussazioni... forse è proprio nel midollo il segreto del nome cinese: albero che aggiusta le ossa!
Dante Basili