Radice della conoscenza.
Radice della conoscenza.
Nelle decisioni aspetto.
Nel giudizio assolvo.
Cosa sono?
IL DUBBIO
Un indovinello costruito su tre detti latini.
"Dubium sapientiae initium" il Dubbio è l'inizio della conoscenza. Il Dubbio stimola a non accontentarsi di una conoscenza già acquisita, a cercare il nuovo ed a non dare niente per scontato: è la radice di una conoscenza che rimane sempre viva.
"In dubio abstine" nel dubbio astieniti. Un invito a non prendere nel dubbio delle decisioni, ma aspettare che il tempo porti alla luce gli elementi necessari a chiarire le incertezze.
"In dubio pro reo" nel dubbio si decida in favore dell'accusato. Fin dai tempi del diritto romano il danno del punire un innocente non equivale al beneficio di punire un colpevole: nel dubbio si preferisce assolvere. Anche se molti malfattori hanno cercato e ottenuto l'assoluzione per mancanza di prove è il segno di una grande civiltà proteggere il potenziale innocente. Civiltà che viene a mancare nella giustizia sommaria.
Alcune soluzioni alternative:
IL TEMPO Nel Tempo e con il tempo si forma la conoscenza. Nel momento del decidere il tempo e gli eventi è come se si fermassero, per poi riprendere a scorrere una volta presa la decisione. Il Tempo è la grande medicina che fa scontare ogni pena, fa vedere le cose con distacco e quindi, indirettamente, giudica e assolve.
LA VECCHIAIA o la SAGGEZZA: è alla radice della conoscenza, che si apprende nel tempo, non è avventata nelle decisioni e può essere clemente, per pietà ed empatia, nelle punizioni.
L'UMILTA': cerca la conoscenza colui che sa di non sapere. Aspetta a giudicare colui che umilmente pensa prima e ancora più umilmente comprende poi, senza abusare del suo potere.
LA STORIA La comprensione del passato, con i suoi errori e conquiste, è la radice della conoscenza umana. la consapevolezza di questa conoscenza aiuta a non prendere decisioni affrettate, per non ripetere gli stessi errori e, nel giudizio, cerca di capire le cause e gli eventi.
Il DAO, DIO, IL LOGOS o ENTITA' BENEVOLA: sono alla radice della conoscenza, scelgono di non intervenire perchè spetta a noi, esseri liberi, la responsabilità di agire. Nel giudizio preferiscono l'amore.
L'INTUITO, LA TRANCE o L'INCONSCIO COME RISORSA: l'intuizione è la radice della nostra conoscenza. E'quella parte di noi antica e saggia che nelle decisioni fa aspettare senza giudicare, per poi agire in maniera efficace e rapida al momento opportuno. Sempre che diamo a questa conoscenza la possibilità di esprimersi e che abbiamo coltivato i mezzi per comprenderla.
PAZIENZA: Imparare richiede tempo, metodo e Pazienza. Nelle decisioni la Pazienza sa aspettare la miglior condizione e nel giudizio non è affrettata nella valutazione, ma aspetta, magari cercando di cogliere in fallo il colpevole con metodo e... pazienza.
IL PRETE o il SACERDOTE CRISTIANO: E' considerato colui che ha le chiavi per la conoscenza divina. Attende la confessione e alla fine assolve dai peccati.
LA MANO: biologicamente la Mano è alla radice della conoscenza umana: la zona della corteccia corrispondente alla funzionalità della mano è una delle più ampie nel nostro cervello. Il pollice opponibile e l'uso degli utensili hanno plasmato la nostra cultura. La mano aperta è un chiaro messaggio non verbale di attesa e di non agressività ed il gesto rituale della benedizione e dell'assoluzione viene eseguito con la mano aperta.
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