Se chiamo non mi puoi ignorare.
Se chiamo non mi puoi ignorare.
Compreso posso essere bello.
Non compreso sono insopportabile.
Cosa sono?
IL DOLORE
Il Dolore, sia di natura fisiologica che psicologica, è un importante segnale di allarme che non si può ignorare. Sedare totalmente il dolore senza tener conto delle sue cause potrebbe essere pericoloso.
Quando viene compreso, quando acquista un significato, il dolore può anche essere bello. Molte donne ricordano il parto come un momento bellissimo ed è risaputo che gli sforzi fisici intensi, come gli allenamenti estenuanti, posso condurre a stati di estasi.
Anche il dolore psicologico, una volta che acquista un significato, può diventare un potente motore per il cambiamento e la guarigione.
Un'amica, che soffre da decenni di cefalea cronica intrattabile, afferma di avere imparato tantissimo dal suo mal di testa: ha notato che ad ogni crisi corrisponde sempre qualcosa da capire o da scoprire. E' il famoso principio di utilizzazione: "Se non puoi sconfiggere il nemico fallo diventare tuo alleato!"
Al contrario quando il dolore non viene compreso, quando viene percepito come casuale, ingiusto o crudele, può diventare insopportabile. Non solo nel dolore estremo, ma anche quando è, oggettivamente, di lieve entità. Come nella storia della principessa a cui anche un piccolo pisello riusciva a togliere il sonno.
Alcune soluzioni alternative
L'AMORE, ma anche IL CUORE o le EMOZIONI: Difficile ignorarlo quando chiama e, se è condiviso, può essere bello, altrimenti è insopportabile.
IL COMPITO (per i bambini) IL DOVERE (per gli adulti) quando è ora bisogna proprio farlo, può essere anche divertente quando si è capito o si condivide l'argomento, altrimenti il tempo non passa mai.
LAVORO: considerato come l'attività quotidiana per sopravvivere. Se capisci che il tuo lavoro è importante lo fai volentieri con gioia e da soddisfazione. Se non ti piace lo fai mal volentieri e diventa un peso.
IL SILENZIO: può comunicare quanto un grido e, quando se ne capiscono le ragioni, può essere bello e dignitoso, altrimenti ha solo il peso della non comunicazione.
LA MORTE: quando la Morte chiama non possiamo ignorarla, possiamo sorriderle, capendo che è solo un'altro passaggio, un'altro viaggio, o vivere con l'eterna paura, senza sopportare che questo percorso ha la stessa inevitabile fine per tutti.
LA VOCAZIONE, IL DESTINO, IL TALENTO: per molte culture non nasciamo come un foglio bianco, ma con un profondo significato innato: impossibile non ascoltare questa chiamata, se viene compresa può far fiorire l'intera esistenza, se viene ignorata è un grande dolore.
LA SOLITUDINE come animali sociali non possiamo ignorarla, se compresa può essere un dialogo intimo con se stessi, quando è solo subita può diventare insopportabile.
L'AIUTO: difficile ignorare una richiesta di aiuto. Se l'aiuto è compreso e voluto è piacevole. Se non è richiesto diventa un fastidio.
IL FIGLIO: difficile per un genitore ignorare le necessità di un figlio. Quando lo si comprende può essere una crescita reciproca, ma non capirlo è un dramma.
EROISMO o MARTIRIO: Nasce come una Vocazione e se ne sposi la causa e ne comprendi profondamente la scelta può essere soddisfacente, se invece si è obbligati o non si accetta la pena può essere insopportabile.
INCUBO o BRUTTO SOGNO: inconsapevoli di dormire ci coinvolge in maniera totale, quando poi ne capiamo il messaggio può diventare anche utile, mentre se rimane incompreso rimane solo un profondo senso di angoscia.
ANSIA: Quando si presenta non la puo ignorare. Comprenderla aiuta a meglio gestirla: una cosa complessa la si scompone in singole parti ed è più semplice da affrontare. Quando invece semplicemente la si subisce alimenta se stessa diventando insostenibile.
IL PIANTO: come messaggio non verbale può essere una richiesta di aiuto, quando ne comprendiamo le cause possiamo gestirlo, quando le ignoriamo può diventare insopportabile.
PIANTO DEL NEONATO: il pianto di un neonato è un mezzo di comunicazione fondamentale che veicola molte richieste diverse. Ad esempio un pianto di sei secondi e tre secondi di pausa è caratteristico della rabbia o del bisogno di cibo mentre quello che inizia con sei-sette secondi per poi stabilizzarsi con un ritmo di quattro secondi di pausa e quattro di pianto è tipico del dolore. Comprendiamo tutto ciò istintivamente, ma quando ciò non accade il pianto di un neonato può diventare uno strazio.
LA COSCIENZA, IL DUBBIO, IL GRILLO PARLANTE, LA VERITA': richiamano l'attenzione e se compresi possono essere di beneficio, altrimenti sono un tedio.
IL SONNO: è un bisogno non ignorabile. Il sonno se accettato ci ristora e permette il recupero fisico e l'elaborazione psicologica. Se invece è visto come una perdita di tempo e di produttività, diventa un peso.
IL CAMBIAMENTO e L'IMPREVISTO: per loro natura richiamano la nostra attenzione, se vi troviamo una ragione, un significato, possono essere di beneficio altrimenti ci turbano rivoluzionando la nostra routine.
L'APPETITO e LA FAME: l'appetito come necessità fisiologica legata alla fame non si può ignorare. Può essere fonte di piacere come quando si gusta il cibo e può diventare un inferno come nel caso dei disturbi alimentari.
IL LINGUAGGIO o LA COMUNICAZIONE: Inevitabile percepire il linguaggio, anche quando non lo si vuole ascoltare, perchè il nostro orecchio è "naturalmente" ipersensibile alle frequenze del parlato. Quando è compreso può diventare comunicazione e ricchezza, se non è compreso può diventare una frustrazione.
LA TRADIZIONE, LE NORME, LE REGOLE SOCIALI: Inevitabilmente ci condizionano e, se condivise, possono anche essere belle, una ricchezza, se invece sono solo subite possono diventare un peso.
L'ENIGMA o L'INDOVINELLO: per chi ha la predisposizione al "risolvere" l'Enigma è una vera tentazione, una chiamata a cui è difficile non rispondere. Quando finalmente lo si comprende si ha un senso di gioia, altrimenti la mente turbina vorticosamente alla ricerca della soluzione. La curiosità ed il risolvere problemi, più in generale, sono i forti elementi che hanno plasmato e dirigono tuttora l'intera umanità.
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