Ci sono nell'ascolto.
Ci sono nell'ascolto.
Esalto ogni piccolo rumore.
Fra le note nascondo il volto.
Cosa sono?
IL SILENZIO
Il Silenzio è il presupposto dell'ascolto: non c'è ascolto senza Silenzio. Il Silenzio è una condizione essenziale per la comprensione e per una comunicazione efficace. Ascolto dell'altro, ma anche ascolto di sè stessi: in molte pratiche introspettive il Silenzio è lo spazio, la lavagna, su cui è possibile scrivere e disegnare i messaggi del profondo.
Nel silenzio aumenta la percezione di suoni e rumori, come può accadere in una stanza buia o come quando, in una profonda quiete, si può percepire il battito del proprio cuore o il fruscio del proprio respiro.
In musica il Silenzio, la pausa, è così importante da condividere la stessa suddivisione delle note musicali. L'assenza di suono dà valore al suono. Una composizione musicale che non distribuisce sapientemente il Silenzio può facilmente venire a noia.
Il beneficio di una camminata in un bosco non deriva solo dal muovere ed ossigenare l'organismo, ma anche dai vari gradi di silenzio che vi si possono incontrare, con i suoni ed i rumori che ne vengono esaltati.
Alcune delle soluzioni alternative esprimono ulteriormente qualità del silenzio:
MUSICA: La musica è l'espressione artistica che più apprezziamo con l'ascolto. La dinamica della musica va dal pianissimo di un singolo strumento al fortissimo di una grande orchestra. La melodia, l'altezza dell note musicali sono una delle parti importati della musica, insieme ad armonia e ritmo.
LA PAUSA: Nell'ascolto la pausa è quella che ci permette di interloquire. Dà il senso alla conversazione, la drammatizza. Nelle commedie le pause danno origine all'applauso. Nella musica, le pause sono quelle tra una frase e l'altra. Tra le note appunto. La pausa esalta ogni rumore. Quando siamo spaventati tratteniamo il respiro, ogni rumore fa paura e tra un rumore e l'altro i nostri sensi sono in allerta acuendo l'attenzione.
BUIO: Nel buio, come nella cecità, si acuisce il senso dell'ascolto. Nel buio vengono esaltati i più piccoli rumori. Nel buio la musica può evocare emozioni ancora più intense.
DANZA: Nei balli di coppia è importante ascoltare e seguire il ritmo dell'altro. Quando danzi con il tuo innamorato sei sensibile ad ogni piccolo messaggio ed a ogni piccolo sussurro. Se sei timido, nel fluire della danza, fra le note, nascondi le emozioni e le espressioni del volto.
CECITA': I non vedenti sviluppano al massimo grado l'ascolto, un ascolto che permette di percepire ed interagire anche con il più piccolo rumore. Spesso i non vedenti hanno un profondo rapporto, anche professionale, con la musica.
ATTENZIONE o PRESENZA: Ascoltare in silenzio senza prestar attenzione alle cose che ci dicono serve a poco. Se facciamo attenzione anche in un luogo affollato possiamo sentire e apprezzare un'infinità di suoni . Ascoltare con attenzione musica ci puo' provocare emozioni, anche paura, imbarazzo o lacrime che ci fanno nascondere il volto.
IL MICROFONO: Nelle conferenze senza un microfono, l'ascolto è reso quasi impossibile. Tramite l'amplificazione viene esaltato ogni piccolo rumore. Un documentario ad esempio viene qualitativamente reso migliore con una buona ripresa acustica. Alcuni cantanti spesso atteggiandosi, nelle pause nascondono il volto dietro il microfono.
IL MASSAGGIO: Non c'è buon massaggio senza ascolto dell'altro. Il massaggio può indurre uno stato di profondo rilassamento in cui si percepiscono le più sottili sensazioni ed i più piccoli rumori. Una buona musica di sottofondo favorisce la pratica del massaggio.
LA PIOGGIA: La pioggia può indurre malinconia ed un senso di contemplazione e di ascolto. Prestandovi attenzione i rumori della pioggia, pur flebili, si acuiscono. Tante celebri melodie sono state ispirate dalla pioggia (singin in the rain...)
IL TIMORE: Il timore di un giudizio nell'ascoltare una persona, il timore che esalta i rumori e ci allarma in natura, il timore che ci spinge a cantare e suonare per non pensare a quanta paura abbiamo del pericolo.
ARIA: Nella diffusione di suoni e rumori, e quindi per poterli ascoltare, e'necessario un mezzo attraverso cui si diffonda l'onda sonora, quindi l'aria. L'onda sonora e'la vibrazione con cui si origina un suono o un rumore, dal più flebile a quello più fragoroso. La trasmissione del suono è alla base della musica e del linguaggio verbale.
LE ORECCHIE o L'UDITO: Le orecchie sono importanti nell'ascolto. L'Udito permette di distinguere sottilissime inflessionei del linguaggio. L' Udito anche come senso dominante in alcune persone può minimizzare le altre percezioni sensoriali, un nascondere il volto.
ECO: L'Eco ascolta. L'Eco amplifica ogni piccolo rumore e suono
L'Eco non ha il volto poiché fatto da infinito, vuoto, c'è senza avere un volto.
PASSEGGIATA: Una passeggiata in natura esalta l'ascolto interno ed esterno. Ogni piccolo rumore è più percettibile fra le note di canti di fruscii.
STUDENTE: lo studente a scuola. Il piu' giudizievole ascolta la maestra che spiegam ma nelle classi sempre piu' affollate ogni piccolo bisbiglio moltiplicato per i numero degli studenti diventa rumore assordante. Note, intesa come nota disciplinare, aimè ti fa abbassare la testa.
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